Domenica 5 giugno 2016
Lapide commemorativa di Giosuè Borsi a Plava
Sintesi della storia e della cerimonia svoltasi il domenica 5 giugno 2016 presso la chiesetta di S. Luigi a Plava (Slovenia) con la quale, a cura della ns. Associazione, è stata ripristinata una lapide commemorativa di Giosuè Borsi.
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Giosuè Borsi cadde in battaglia il 10 novembre del 1915 nei pressi del villaggio di Zagora (ora territorio Sloveno) sulla riva sinistra dell'Isonzo. Dopo il recupero degli effetti personali, il suo corpo andò perduto, e quasi certamente ebbe accoglienza come salma ignota presso il cimitero di guerra intitolato al gen. Prelli, sulla riva sinistra dell'Isonzo in località Plava (oggi Slovenia) poco distante da Zagora. Nella piccola chiesetta annessa al cimitero e dedicata a S. Luigi, costruita dal 128° Rgt. Fanteria nel dicembre 1916, vennero apposte a cura di parenti e commilitoni alcune lapidi in memoria di caduti il cui corpo non era stato ritrovato o comunque non identificato: tra queste vi era quella realizzata in memoria di Giosuè Borsi, poeta e letterato livornese.
Nel cimitero – che dopo il riordino da parte dell’Ufficio Centrale Cura Onoranze Salme Caduti Guerra (C.O.S.C.G.) divenne monumentale – vi erano tumulate le salme di 3.546 caduti: 1.846 noti e 1.700 ignoti, di cui 145 erano austro-ungarici. Il cimitero venne dismesso dopo la traslazione delle salme nel Sacrario di Oslavia inaugurato nel 1938, ma la chiesetta divenne una sorta di museo del ricordo, meta di pellegrinaggi della memoria da parte dei familiari dei Caduti, e non solo.
Resti della chiesetta di San Luigi nel settembre del 2010
La nostra Associazione, in collaborazione con il locale Comitato "Pro Chiesa di Plave", legato al sito Facebook di "Carso e Trincee", guidato da Sergio Spagnolo (che ha volontariamente e superbamente restaurato la chiesetta, ormai quasi distrutta) ha voluto ripristinare la lapide del Borsi andata perduta nel corso degli anni.
La chiesetta di San Luigi dopo il restauro nel giugno 2016
Quindi grazie alla collaborazione ed alla sollecita autorizzazione delle autorità slovene, l'Associazione Borsi ha realizzato la nuova lapide a perfetta riproduzione della precedente, a proprie spese. La collocazione è stata resa possibile grazie all’autorizzazione della Sovrintendenza ai Beni Culturali della Slovenia che ha sempre fornito ampia disponibilità al restauro.
La ditta F.lli Lomi di Livorno ha realizzato la lapide ed alcuni soci dell'associazione Borsi (Carlo Adorni, Paolo Pasquali e Flavio Giacometti) hanno presenziato ad una piccola ma sentita cerimonia presso la chiesetta di Plava, domenica 5 giugno 2016. Alla cerimonia erano presenti anche alcuni amici e volontari che hanno lavorato alla chiesetta nel corso delle sue varie fasi di recupero.
Il rifacimento della copia della lapide è stato possibile grazie al ritrovamento di una vecchia e sbiadita foto dell’interno della chiesetta in possesso dell’Associazione Borsi, mentre le misure erano state prese dall’impronta sui resti dei vecchi intonaci. Frammenti della lapide originale erano stati ritrovati circa trenta anni fa dal sig. Mario Bin, presente alla cerimonia, il quale ricorda che si trattava di una lapide riciclata perché era incisa su entrambe le facce e sul retro, in origine, riportava il nome di un altro caduto.
Immagine della lapide originale andata perduta.
(Foto d'epoca dell'Associazione Borsi)
La nuova lapide, perfetta riproduzione della precedente andata perduta, nella collocazione all'interno della chiesetta di San Luigi a Plava.
Il Comitato "Pro chiesa di Plave" che ha fra le sue finalità la conservazione della memoria della Grande Guerra, a tale scopo ripubblica memoriali di guerra mirati ad una raccolta di fondi utilizzati per il restauro di manufatti di quel periodo. Recentemente ha pubblicato ricordi di guerra del livornese Mario Muccini (Ed ora, andiamo! Il romanzo di uno "scalcinato") e di Adolfo Baiocchi fratello di un noto imprenditore livornese amico di Ciano (Uno dei tanti).
Nel pomeriggio i rappresentanti dell’Associazione Borsi accompagnati da Sergio Spagnolo si sono recati a Caporetto dove hanno visitato l’interessante Museo della Guerra, nel quale erano esposti, tra l’altro, alcuni testi delle memorie del nostro concittadino Mario Muccini.
Livorno, 8 giugno 2016